Leggete (rieccoci) questo post di Alessandro Loppi per un po’ di background riguardo il tema (e il senso) di questa vignetta (pubblicata oggi su FFwebmagazine), che non è solo un pretesto per disegnare il diavolo o per paragonare Feltri al diavolo (ovviamente il diavolo è ben più accorto di Feltri, che pensa solo al soldo, o alla copia venduta, trasmettendo una cultura fascista che tuttavia in Italia mica è esclusiva sua, né esclusiva della sola destra, purtroppo).
Mo’ m’aspetto che qualcuno dica “ma che voi di’”?
Appunto. In quel caso, leggete il pezzo di Alessandro Loppi e scorrete (ci vuole un po’, ma è molto istruttivo) le firme in calce. Sono quelle che firmarono nei gloriosi ’70 contro il commissario Calabresi, la cui fine purtroppo è nota. Non le avevo mai lette nel dettaglio, e fa impressione trovarci proprio tutti i nomi del bel mondo di sinistra odierno. Tutti di acclarato e duraturo successo. Compresa la mamma del candidato PD trombato alle primarie di Milano. Quasi quasi a ‘sto punto tiro un sospiro di sollievo.
Ricordatemelo, la volta che dovessi firmare una qualunque causa contro una singola persona. Già che ci siete ricordatelo anche a Feltri.