Si conclude sul Male n.20 la mia prima “saga casuale”. Cioè una serie di tavole casualmente collegate fra di loro, che benché siano autoconclusive portano avanti un piccolo “arco narrativo”, come direbbero gli script doctor americani.
Solo che nel mio caso non è stato prescritto né premeditato da nessun doctor. Ma già che c’ero l’ho portata a termine. Almeno per ora. Che sennò è come avere la ciabatta fuori posto ai piedi del letto: sensazione orribile, catastrofe incombente. Ok, ora è tutto a posto, il mondo può continuare.