22 marzo 2010
di Maurizio Boscarol
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Mi è arrivato da qualche giorno fra le mani il numero 4 di Mamma!. La rivista satirica indipendente, edita dagli autori stessi, e ricevibile in abbonamento (sul sito di Mamma! è possibile abbonarsi).
Ebbene, è un piacere e un onore far parte del progetto. Devo dire che un prodotto così manca all’editoria italiana: è una rivista che ha il pregio di unire inchieste e approfondimenti giornalistici a satira e umorismo, sia scritto che disegnato. Non è una rivista superflua, non è una rivista fighetta: è puntuale, presenta dati, cifre, dossier, interviste. E le presenta in modo piacevole, scanzonato, ma serio. Oppure fresco ma caldissimo, rigoroso e creativo, denso e leggero. Okay, ho finito gli ossimori: ma ci siamo capiti, no?…
Particolarmente ben riuscita la proposta di giornalismo disegnato, qui affidata soprattutto a Carlo Gubitosa per i testi e a Flaviano Armentaro per i disegni. Un’intervista disegnata (ma reale) a Pino Caprioli, un italiano che vive all’estero (Bruxelles) e che è stato al centro di polemiche per aver appeso ai muri di casa sua dei manifesti di scuse per il nostro governo. Ma anche, in ordine sparso:
- un reportage dal Congo
- un approfondimento sulle grandi opere più incompiute (e dannose) della storia d’Italia
- vignette
- fumetti
- rubriche
- battute varie.
E in full-color. Ma pensa te.
Io mi limito a fare un paio d’interventi “promemoria”. Uno sulla situazione italiana attuale, sulla strana voglia del PD di fare le riforme con Berlusconi (ora temporaneamente sospesa in vista delle regionali, ma vedrete dopo…) e una su perché Berlusconi non ci rappresenta, come italiani. Naturalmente si potrebbe dire che per molte ragioni invece ci rappresenta – e Marco Scalia, azzeccandola con due splendide tavole, infatti lo dice. Ma, nel mio piccolo preferisco sottolineare piccole differenze fra noi e lui. Non so se il mio è giornalismo (in questo caso, d’opinione) o satira. Ma m’importa abbastanza poco di saperlo. Sono cose che, sebbene circostanziate in libri e inchieste, a volte si tende a dimenticare. Promemoria, appunto.
E poi nomi come Vincino, Cemak, Mauro Biani, Makkox, Allegra, Staino, Bertolotti e De Pirro, Maramotti, Costantini e tutti gli ottimi vignettisti e articolisti che già conosciamo dal sito mamma.am, troppi per non dimenticarne qualcuno, quindi faccio prima a rimandare al sito.
Che dire? L’unico limite della rivista è che non si trova nelle edicole, nelle fumetterie e nelle librerie, ma che bisogna abbonarsi. E che forse dovrebbe uscire più spesso. Ma è davvero un bel prodotto, una boccata d’ossigeno nel panorama indipendente italiano. Soprattutto è un prodotto che fa un passo avanti. Cioè che va oltre la satira. Cosa di cui forse si sente in questo momento il bisogno. Sostenetela, ne vale la pena.