6 marzo 2012
di Maurizio Boscarol
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7 luglio 2011
di Maurizio Boscarol
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Classici
Il PD quando fa le cose, deve farle a modo suo, sennò non ci sta…
Vignetta in versione alternativa rispetto a quella pubblicata oggi sul Futurista.
23 giugno 2011
di Maurizio Boscarol
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I valori della sinistra
Poi dicono che non bisognerebbe essere troppo duri con il PD. Ebbene, dopo la geniale campagna del culo minigonnato che lanciò l’Unità di Conchita De Gregorio tre anni fa (e che fruttò 2.500.000 euro a Oliviero Toscani, pare), ecco un’altra comunicazione sessista in linea con quei valori, che sono i valori di Italia U… della sinistra femminista ed egualitaria.
Questi pensano che basti l’ironia sul corpo femminile, anzi, la citazione (di Marylin) accostata al viola (dell’omocromatico popolo) per giustificare il richiamo sexy ad uso militanti. Capirai. E che citazione colta, poi. Più o meno la logica di Antonio Ricci. Poi qualcuno si chiede perché in tanti sono così duri con il PD. Magari Bersani in tutte queste scelte non ha colpe (la defenestrazion… cioè, il normale avvicendamento della Conchita all’Unità dimostrerebbe che questa non è la sua linea). Ma che il partito sia culturalmente poco limpido (fra terze vie, infatuazioni liberiste, e ritorni frettolosi alla socialdemocrazia) lo si vede anche da queste cose. A meno che non sia tutta una tattica per ribaltare l’immagine di tristi e noiosi sinistroidi. Come a confermare la visione berlusconiana, appunto: o tristi bacchettoni, o porconi. Messa così, il porcone vince tutta la vita.
Almeno osassero. Suggerisco per il prossimo convegno nazionale una modella in Latex che si coccola fra le tette (proprio in mezzo, dico) un tenero botolo e un fumetto che le fa dire “Mi curo dei più deboli”, o una dominatrice con frustino che ammicca ad un dolorante ed eccitato Bersani. Prima che ci pensi Ricci, è chiaro.
(Hat tip: Senza soste)
14 gennaio 2011
di Maurizio Boscarol
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Il caro, vecchio PD...
17 dicembre 2010
di Maurizio Boscarol
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dr. Nostradamus
Il vostro prode dr.B si trasforma in analista politico, e la spara là. Mettetevi ben seduti, che ve lo dico.
Il progetto del Cav è quello di “unire i moderati”: cioè di rifare la DC. Assorbendo, unendosi, disinnescando (ditelo come volete) il terzo polo. Anche perché il problema posto da Fini, al di là dei personalismi, è politico: e il Cav lo sa bene, perché un’area che si riconosce nei “popolari europei” per tipo di politiche esiste fuori dal PDL, e per lui è un pericolo. Lo ha detto proprio oggi, lo si trova su vari siti. Ergo, la Lega si staccherà. E’ possibile che in cambio di questo agglomerato (che avrà un nuovo nome, suppongo) lui possa anche fare un passo indietro se ottiene garanzie di qualche tipo. Non è detto riesca, ma è certo che ci provi…
L’opposizione del PD è ferma a tentare di impedirlo (parla di alleanze con il terzo polo, via Vendola e DiPietro), ma solo perché non ha alcun altro progetto. Non vuole, come sperano molti elettori PD, far fronte comune con Centro + Vendola e Dipietro. I dirigenti del PD farebbero carte false per andare solo con il Centro. E se il Cav riesce, questo progetto rischia di andare in fumo. Ecco perché oggi si affrettano a parlare di alleanze con il Terzo Polo: rischiano di rimanere senza minestra.
A quel punto non mi sorprenderebbe se, non riuscendo a impedire la nuova “casa unica dei popolari”, il PD si alleasse con questo agglomerato (e il requisito del “via il Cav” sarebbe a quel punto la foglia di fico per accettare) per un “governo di unità nazionale”. Allontanerebbe elezioni e resa dei conti, in attesa di trovare strategie alternative.
Fuori dal governo solo la Lega, DiPietro e Vendola. Berlusconi non ha alcuna intenzione di andare ad elezioni, se qualcuno gli offre una via d’uscita migliore. Non sono in grado di entrare nei dettagli di quale possa essere tecnicamente la via d’uscita per lui. Ma se lo vogliono tutti, si trova.
28 giugno 2008
di Maurizio Boscarol
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Il giovane Walter e la nuova politica italiana
L’altro giorno Walter mi telefona e mi propone una scampagnata per i colli ostiensi. Io gli dico “Ma esistono i colli ostiensi? Ostia non era sul mare?” Lui mi risponde con tono vellutato e mi dice “Se noi ci crediamo veramente, un giro sui colli ostiensi possiamo farlo. Sì: noi possiamo!” Allora mi rassegno e vado a far compagnia al Walter.
Quando lo incontro ha i bermuda fiorati che gli ha regalato la moglie di Max l’anno scorso per convincerlo a candidarsi e una canna da pesca poggiata sulla spalla. Fischietta felice. Una cosa buona che si può dire di Walter è che è sempre di ottimo umore.
In effetti, però, gli chiedo se sui colli ostiensi, che lui suppone di trovare nel nostro giretto, esistano fiumi, e se ha il patentino di pesca. Io purtroppo non l’ho rinnovato, tanto intorno a Ostia di solito non si pesca. “Maurizio”, mi dice, “Tu forse ritieni che, se noi davvero lo vogliamo, non possiamo pescare un paio di trote salmonate sui colli ostiensi? Questo è il Paese delle Opportunità. E tu ancora ti preoccupi di un patentino?”.
Ho provato a spiegargli che in effetti mi preoccupavo non solo del patentino, ma dell’assenza di colli, di fiumi e di trote. Salmonate, poi. Fatto sta che col Walter non si riesce a litigare neanche se si vuole, e così partiamo. Mentre siamo in viaggio, la radio annuncia che in Parlamento hanno approvato il decreto sicurezza e che è stato firmato il lodo Schifani. Solo in quel momento il Walter si batte la testa e dice: “Cavoli! Ecco cos’era che dovevo fare oggi! C’era quella cosa, la…, come si chiama… l’opponenza, l’opportunità…”
“L’opposizione, Walter”, gli dico io.
“Sì”, mi risponde. “Ma questo modo di affrontare le cose non mi piace. Dobbiamo rinnovare questo paese. Non chiamiamola più opposizione. Chiamiamola opportunità“.
“Va bene”, dico io, “ma questa opportunità oggi in Parlamento l’abbiamo persa”.
“La vita è piena di opportunità, Maurizio”, mi fa il Walter, per nulla turbato. E così dicendo frena la macchina, sparisce dietro una duna argillosa, e in tre minuti se ne ritorna con una trota salmonata in mano.
Poi ripartiamo felici per il suo loft romano dove Franceschini stava già preparando la griglia.
Ora, nessuno mi toglie dalla testa che dietro la duna argillosa ci fosse una pescheria. Ma che devo fare, mettermi a litigare col Walter? Tutti abbiamo diritto alla nostra opportunità. Poi bisogna vedere come la sfruttiamo.
La trota, comunque, era buona.